Ben ritrovati!
Questa sera pubblico molto volentieri una lettera ricevuta dal Sig.Gianpietro Patelli.
La stessa verrà pubblicata sulla stampa convenzionale.
Sono pienamente d'accordo col Sig.Patelli.
Allego a pié di pagina alcune foto che sono state scattate nel recente week end a testimonianza di quanto contenuto e reso noto da questa lettera.
Come uccidere il Turismo
In molti lo chiamavano affettuosamente “il panettone”, perché
il promontorio di Tremalzo che sovrasta la malga Bezzecca ha un poco la
somiglianza con il dolce natalizio ma anche perché era un luogo dove si
trovavano bellissimi, prelibati porcini. Trovavano! Il 18 luglio 2013 le
motoseghe sono di nuovo entrate in azione e stanno alacremente abbattendo tutti
gli alberi! Un altro pezzo pregiato di bosco è indiscriminatamente abbattuto,
quello che era un luogo meta di tantissimi cercatori di funghi non c’è più.
Negli scorsi anni altri boschi d’importanza dal punto di vista micologico sono
stati rasi al suolo con abbattimenti di centinaia di abeti come quelli che hanno
interessato sempre la zona della malga Bezzecca e la malga del Caset.
Quali criteri ispirino questo indiscriminato abbattimento non
è dato sapere ma pare che siano effettuati con lo scopo del ripristino pascolo
e di certo per fare cassa al comune. La nuova amministrazione guidata dal
sindaco Achille Brigà si è mostrata alquanto decisa nel decidere sulla sorte
degli alberi senza tenere nel conto i riflessi negativi sul flusso turistico
legato al mondo della micologia oltre che dell’ambiente mentre si è dimostrata
incapace e inetta nel risolvere i problemi degli edifici “mostri” come quelli
dell’ex rifugio CAI-SAT e della tavola calda che continuano a rappresentare un
serio pericolo e un pessimo biglietto di presentazione di Tremalzo. In questi
giorni è stato avviato un servizio di bus navetta che collega la valle di Ledro
con Tremalzo, ottima iniziativa, peccato che il capolinea sia proprio di fronte
al vecchio edificio CAI-SAT semidistrutto e pericolante che i turisti si
affrettano stupiti di tanto degrado ad
immortalare con le loro macchine fotografiche.
Da anni si sente parlare del rilancio di Tremalzo, che
oltretutto farebbe bene anche al resto della valle di Ledro, ma non è accaduto
nulla che vada in questa direzione, si sono scritte e dette soltanto parole e
quando si è intervenuti, si è fatto per danneggiare l’ambiente che è il vero
tesoro di questo incantevole posto, se chi amministra è intenzionato a uccidere
il turismo sappia che ha intrapreso la giusta strada.
Gianpietro Patelli – condominio Sidonie Tremalzo
Cellulare 3473051187
Sono indignata per l'ottusità e l'ignoranza degli amministratori della Val di Ledro che stanno saccheggiando a piene mani quello che resta di questo angolo di Paradiso. Sarebbero da denunciare per disastro ambientale. E sarebbe anche interessante indagare quali interessi economici li legano ai proprietari delle segherie della valle a cui viene dato il permesso da decenni di fare questo scempio (o se lo sono preso senza chiederlo?) Sottoscrivo la lettera del sig. Patelli e lo ringrazio per essere sempre in prima linea a difendere quello che oso definire un patrimonio dell'umanità e non la proprietà privata di gente che ha a cuore solo il proprio interesse e non il bene comune.
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RispondiEliminaMi piacerebbe sapere dove sono finiti ora quelli di sos Tremalzo o i cosi' detti verdi che tanto si scandalizarono per il progetto Leali. !!
RispondiEliminaAnche a me, anche a me, anche a me, anche a me :)
RispondiEliminaprrrrrrrrrr !!!
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