martedì 23 luglio 2013

COME UCCIDERE IL TURISMO


Ben ritrovati!


Questa sera pubblico molto volentieri una lettera ricevuta dal Sig.Gianpietro Patelli.
La stessa verrà pubblicata sulla stampa convenzionale.
Sono pienamente d'accordo col Sig.Patelli.
Allego a pié di pagina alcune foto che sono state scattate nel recente week end a testimonianza di quanto contenuto e reso noto da questa lettera.

Come uccidere il Turismo
In molti lo chiamavano affettuosamente “il panettone”, perché il promontorio di Tremalzo che sovrasta la malga Bezzecca ha un poco la somiglianza con il dolce natalizio ma anche perché era un luogo dove si trovavano bellissimi, prelibati porcini. Trovavano! Il 18 luglio 2013 le motoseghe sono di nuovo entrate in azione e stanno alacremente abbattendo tutti gli alberi! Un altro pezzo pregiato di bosco è indiscriminatamente abbattuto, quello che era un luogo meta di tantissimi cercatori di funghi non c’è più. Negli scorsi anni altri boschi d’importanza dal punto di vista micologico sono stati rasi al suolo con abbattimenti di centinaia di abeti come quelli che hanno interessato sempre la zona della malga Bezzecca e la malga del Caset.
Quali criteri ispirino questo indiscriminato abbattimento non è dato sapere ma pare che siano effettuati con lo scopo del ripristino pascolo e di certo per fare cassa al comune. La nuova amministrazione guidata dal sindaco Achille Brigà si è mostrata alquanto decisa nel decidere sulla sorte degli alberi senza tenere nel conto i riflessi negativi sul flusso turistico legato al mondo della micologia oltre che dell’ambiente mentre si è dimostrata incapace e inetta nel risolvere i problemi degli edifici “mostri” come quelli dell’ex rifugio CAI-SAT e della tavola calda che continuano a rappresentare un serio pericolo e un pessimo biglietto di presentazione di Tremalzo. In questi giorni è stato avviato un servizio di bus navetta che collega la valle di Ledro con Tremalzo, ottima iniziativa, peccato che il capolinea sia proprio di fronte al vecchio edificio CAI-SAT semidistrutto e pericolante che i turisti si affrettano  stupiti di tanto degrado ad immortalare con le loro macchine fotografiche.
Da anni si sente parlare del rilancio di Tremalzo, che oltretutto farebbe bene anche al resto della valle di Ledro, ma non è accaduto nulla che vada in questa direzione, si sono scritte e dette soltanto parole e quando si è intervenuti, si è fatto per danneggiare l’ambiente che è il vero tesoro di questo incantevole posto, se chi amministra è intenzionato a uccidere il turismo sappia che ha intrapreso la giusta strada.

Gianpietro Patelli – condominio Sidonie Tremalzo
Cellulare 3473051187





7 commenti:

  1. Sono indignata per l'ottusità e l'ignoranza degli amministratori della Val di Ledro che stanno saccheggiando a piene mani quello che resta di questo angolo di Paradiso. Sarebbero da denunciare per disastro ambientale. E sarebbe anche interessante indagare quali interessi economici li legano ai proprietari delle segherie della valle a cui viene dato il permesso da decenni di fare questo scempio (o se lo sono preso senza chiederlo?) Sottoscrivo la lettera del sig. Patelli e lo ringrazio per essere sempre in prima linea a difendere quello che oso definire un patrimonio dell'umanità e non la proprietà privata di gente che ha a cuore solo il proprio interesse e non il bene comune.

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  5. Mi piacerebbe sapere dove sono finiti ora quelli di sos Tremalzo o i cosi' detti verdi che tanto si scandalizarono per il progetto Leali. !!

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  6. Anche a me, anche a me, anche a me, anche a me :)

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